IMPRONTA OTTICA
Una delle procedure più odiate dai pazienti è la presa dell’impronta dei denti per ottenere i modelli che riproducono la bocca ai fini di realizzare di denti e apparecchi. Il metodo classico per registrare l’impronta è quello di inserire in bocca un materiale molle che indurisce dopo circa cinque minuti per ottenere il negativo della bocca poi convertito in un modello in gesso.
Finalmente dopo diverse evoluzioni della tecnologia si è riuscito a ottenere uno scanner 3D delle arcate dentali che “fotografa” tridimensionalmente la bocca che può essere inviata al laboratorio odontotecnico per realizzare i manufatti protesici o gli apparecchi ortodontici. Inoltre l’impronta ottica può essere salvata e archiviata su pc e riutilizzata ogni volta che ve ne sia la necessità senza dover essere nuovamente registrata.
Oggi l’affidabilità dello scanner ha raggiunto livelli paragonabili a quelli dell’impronta tradizionale e il paziente non dovrà più tollerare il fastidio del materiale in bocca.